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Corte Conti, notifiche ad agenzie rating per danni erariali

Nell'immagine banconote di euro. Corte conti, azione contro agenzie di rating potrebbe anche essere archiviata. REUTERS/Lee Jae-Won (Reuters)

di Giselda Vagnoni ROMA (Reuters) - La Corte dei conti ha notificato alle agenzie di rating Moody's, Standard and Poor's e Fitch che sta indagando su di loro per ingiusto declassamento dell'Italia nel 2011 e 2012, ipotizzando un danno erariale superiore a 117 miliardi di euro. Lo ha detto a Reuters il Procuratore regionale del Lazio Raffaele De Dominicis commentando un articolo del Financial Times dal titolo "Italia verso causa da 234 miliardi contro agenzie di rating che non hanno saputo dare un valore alla dolce vita". "Le agenzie hanno due mesi per rispondere e poi io ho quattro mesi per decidere", ha detto De Dominicis raggiunto telefonicamente. Il danno erariale provocato dalle manipolazioni di mercato cagionato dalle agenzie di rating è stimato "in 117 miliardi e poi ci sarà una seconda partita di danni". De Dominicis non ha voluto essere più preciso ma ha detto che la cifra di 234 miliardi citata dal quotidiano britannico "è sbagliata". Il Procuratore ha inoltre spiegato che la Corte dei conti ha giurisdizione non solo su enti o funzionari pubblici ma anche su terzi, come le agenzie di rating, "qualora abbiano leso un interesse erariale". I dettagli della contestazione saranno resi pubblici in una conferenza stampa dopo la cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario che si terrà il 14 febbraio, ha aggiunto. Un portavoce di Standard and Poor's ha definito le contestazioni "frivole e infondate" e ha aggiunto che "la potenziale richiesta di danni della procura di 234 miliardi, ipotizzerebbe in sostanza che, attraverso il declassamento del debito sovrano, S&P ha interferito con l'indipendenza istituzionale dell'Italia come Stato sovrano e ha causato un serio danno alla sua credibilità finanziaria". Moody's ha detto che le accuse sono senza fondamento. Un portavoce di Fitch ha detto che l'agenzia coopererà con le autorità italiane: "Riteniamo di aver agito sempre in modo corretto e nel pieno rispetto della legge". DUE INDAGINI PARALLELE Nel novembre 2012 la Procura della Repubblica di Trani ha chiesto il rinvio a giudizio con l'ipotesi di reato di manipolazione del mercato continuata e pluriaggravata di S&P's e di Fitch e chiesto l'archiviazione per Moody's. In quella occasione i magistrati pugliesi avevano comunicato che la Corte dei conti stimava in 120 miliardi di euro il danno erariale provocato dalle manipolazioni di mercato cagionate dalle agenzie di rating. L'udienza preliminare sulla richiesta dei magistrati pugliesi è ancora incorso. Un anno fa, in occasione dell'apertura dell'anno giudiziario, De Dominicis aveva detto che la Corte aveva aperto una inchiesta giudiziaria su "presunte responsabilità erariali a causa degli effetti consequenziali discendenti dai giudizi di rating reputati ingiusti, errati ed, altresì, inattendibili". L'iniziativa di De Dominicis ha sollevato le perplessità di un gruppo di parlamentari del Partito democratico che temono "un'inchiesta show in grado di danneggiare l'immagine dell'Italia a livello internazionale". "Dopo la singolare vicenda che ha riguardato una procura di provincia intenta a perseguire i colossi mondiali del rating, non vorremmo essere davanti a una indagine che rischia di apparire una semplice prova di protagonismo", hanno scritto in un comunicato cinque deputati del partito di Matteo Renzi. UFFICIO STAMPA CORTE CONTI SMORZA LE ATTESE La Corte dei conti a metà giornata ha diffuso una nota che sembra smorzare le attese sulla vicenda. "L'azione è solo in fase istruttoria e potrebbe dunque concludersi anche con archiviazione, dopo che le agenzie avranno prodotto le proprie motivazioni e controdeduzioni", recita il comunicato dell'ufficio stampa. "E' del tutto prematura... qualsiasi quantificazione in merito ad un eventuale risarcimento, che è rimessa al giudice competente". Le agenzie di rating sono oggetto di altre azioni legali nel mondo per il comportamento tenuto durante le ultime crisi finanziarie. Chi ha investito in titoli di debito garantiti da mutui le ha accusate di aver sopravvalutato il merito di credito di questi strumenti finanziari per ottenere benefici, accuse che le agenzie hanno respinto. Il governo USA ha avviato una causa civile da 5 miliardi di dollari contro S&P dicendo che l'agenzia ha attribuito dei rating troppo elevati a dei 'CDO', titoli di debito garantiti da altre obbligazioni. - hanno collaborato Valentina Za e Elisa Anzolin da Milano Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia