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Fonsai,oltre 1.000 richieste per parte civile, anche Mediobanca, Consob, Unicredit

Salvatore Ligresti con le figlie Jonella (a destra) e Giulia in una foto d'archivio del 2006. REUTERS/Remo Casilli (Reuters)

di Ilaria Polleschi TORINO (Reuters) - Sono oltre mille le richieste di costituzione di parte civile, tra cui quella di Fondiaria Sai, nel processo che si è aperto oggi a Torino a carico di Salvatore Ligresti e di tre ex manager del gruppo assicurativo, nell'ambito dell'inchiesta sulla società per falso in bilancio e aggiotaggio. Fonti legali riferiscono che tra le richieste presentate figurano quella di Mediobanca, Consob - che chiede il risarcimento del danno per la lesione dell'integrità del mercato - e Unicredit, che si ritiene danneggiata per aver partecipato all'aumento di capitale di Fonsai in base al bilancio 2010, secondo gli inquirenti non veritiero. Ma all'udienza odierna - alla quale erano presenti Antonio Talarico e Fausto Marchionni, imputati insieme a Emanuele Erbetta e a Ligresti, assenti in aula - hanno presentato le loro richieste anche centinaia di piccoli azionisti e risparmiatori. Diversi avvocati hanno inoltre chiesto che resti aperta la possibilità di proseguire con la presentazione delle richieste di parte civile anche nelle prossime udienze, ritenendo che non tutte le possibili parti danneggiate siano a conoscenza del processo. "Gli azionisti non sono mai stati avvertiti in modo formale del processo", ha spiegato l'avvocato Fabio Belloni, già difensore dell'ex-patron di Parmalat Calisto Tanzi, ora rappresentante di 808 piccoli azionisti riuniti sotto la sigla del Sindacato italiano tutela investimenti (Siti). "Ci sono almeno altre 200 persone in attesa di potersi costituire perché non hanno fatto in tempo a presentare la documentazione, non essendo a conoscenza del procedimento", ha sottolineato. Per decidere sulla questione, il processo - che si celebra davanti alla quarta sezione penale - è stato aggiornato al prossimo 13 dicembre. Intanto, secondo fonti legali, tutti gli imputati potrebbero sollevare nelle prossime udienze l'eccezione di competenza territoriale e chiedere che il processo venga trasferito a Milano o a Firenze. Ligresti è stato arrestato lo scorso luglio insieme alle figlie Jonella e Giulia - che ha già patteggiato una pena a 2 anni e otto mesi di reclusione - e ai tre ex manager con le ipotesi di reato di falso in bilancio aggravato dal grave nocumento e aggiotaggio sotto forma della falsa informazione ai mercati. Gli interessati hanno sempre respinto ogni addebito. Anche Jonella ha chiesto di patteggiare, con parere favorevole della procura torinese, e su questo il gip deciderà il prossimo 19 dicembre. L'indagine, avviata nell'agosto 2012 e coordinata dal pm Marco Gianoglio e da Nessi, si focalizza sul periodo 2008-2011 e punta a fare luce sulle operazioni immobiliari infragruppo oltre che sugli accantonamenti per la riserva sinistri. Secondo gli inquirenti, la sottovalutazione della riserva sinistri ha consentito negli anni di distribuire utili per oltre 253 milioni di euro alla (allora controllante) Premafin, dove invece si sarebbero dovute registrare delle perdite. Attualmente Fonsai è nel pieno controllo del gruppo Unipol, mentre la famiglia Ligresti - verso la quale sono state proposte azioni di responsabilità per danni quantificabili complessivamente in oltre 32 milioni di euro - è stata estromessa dalla gestione societaria. - Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia