RES PUBLICA - La legge di Stabilità alla prova del nuovo quadro Ue

Il premier Matteo Renzi. REUTERS/Eric Vidal

di Paolo Biondi ROMA (Reuters) - Sarà una manovra da circa 20 miliardi quella contenuta nella legge di Stabilità che il governo deve fare entro metà ottobre. Soldi necessari fra l'altro per non fare scattare le varie clausole di salvaguardia (consistenti nell'aumento di tasse) disseminate in varie leggi approvate in questi anni. Lo ha detto Matteo Renzi nel corso dell'intervista al Sole 24 Ore di ieri lasciando intendere che per mettere mano ai conti pubblici c'è ancora tempo e ci sarà a disposizione l'estate per lavorarci. Ma sull'estate incombe l'incognita Grecia. Qualunque sia la soluzione alla quale si giungerà, i mercati impiegheranno un po' di tempo per digerirla. Il riflesso forse più importante per i conti pubblici sarà vedere come si assesterà lo spread e quali saranno dunque le proiezioni sul costo del debito pubblico. L'assestamento di bilancio approvato ieri sera dal consiglio dei ministri ha certificato che i risultati del primo semestre sono stati buoni, appesantiti per ora solo dalla sentenza della Corte costituzionale sulle pensioni. Dati positivi, certificati anche dall'Istat con un deficit/Pil nel primo trimestre in regresso di quattro decimi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Ma di qui a settembre il quadro è incerto. Questa mattina i mercati borsistici e obbligazionari scommettono in positivo; ci vorrà ancora tempo prima che possano uscire dalla volatilità di questi giorni e capire che futuro ci attende. I tempi per approntare la Finanziaria si comprimeranno inevitabilmente e bisognerà essere pronti a soluzioni diverse, tutte che permettano la salvaguardia della nostra economia. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia