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RES PUBLICA - Nuovi palinsesti tv: meno informazione, più opinione

Un commentatore tv davanti alla Camera dei Deputati, nell'ottobre 2011. REUTERS/Max Rossi (Reuters)

di Paolo Biondi ROMA (Reuters) - Ieri La7 ha annunciato i nuovi palinsesti: talk show tutti i giorni e a tutte le ore, con invasione del prime time e tanti conduttori - alcuni, come Giovanni Floris, nuovi e rubati alla concorrenza. Mediaset ha annunciato nei giorni scorsi un piano di ristrutturazione dell'informazione con contrazione dei tg e la creazione di un'agenzia unica di produzione dei servizi per tutte le reti. Sulle stesse linee si sta muovendo il piano di razionalizzazione e tagli dei costi della Rai. Opposte linee editoriali e diversificazione? Nemmeno per idea, la logica è la stessa. Produrre informazione - specie se di qualità - costa. Fare un talk show no: uno studio, un conduttore (seppure ben pagato), qualche ospite (quasi mai pagato). Molto meno che produrre qualsiasi altra cosa, sceneggiato o programma di intrattenimento, e spesso con risultati di ascolti migliori. Litigheremo di più davanti alla tv, ma sapremo sempre meno. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia