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RES PUBLICA - Riparte locomotiva Renzi, ma sbuffa su scuola e giustizia

Il premier Matteo Renzi in una conferenza stampa a Bruxelles, 23 aprile 2015. REUTERS/Francois Lenoir (Reuters)

di Paolo Biondi ROMA (Reuters) - La crescita stimata dall'Istat nel primo trimestre è nel range alto delle attese. Buone notizie, dunque. Quello 0,3% del Pil col segno più davanti fa tirare a tutti un sospiro di sollievo. Trattasi di stima "preliminare", si attende quindi conferma. Gli esami non finiscono mai. Il governo di Matteo Renzi può capitalizzare e utilizzare il risultato positivo per rilanciare. Le giornate di maggio sono segnate soprattutto dalla campagna elettorale per le Regionali. Ma sul fronte delle riforme gli ostacoli da superare si chiamano scuola e giustizia. Sulla scuola la partita è difficile, con insegnanti e studenti che si sono messi di traverso con scintille al tavolo di ieri a palazzo Chigi. Ma il governo non si scompone e fa sapere questa mattina, smentendo ricostruzioni dei quotidiani che annunciavano strappi parlamentari con fiducia, che "il metodo continua ad essere quello del confronto costruttivo e del dialogo". Niente strappi, dunque. In questo momento bastano quelli interni al Pd con lo scontro acuto con la sinistra. L'altro fronte caldo delle riforme si chiama giustizia. Anche qui il metodo del "confronto e dialogo" cerca di portare in porto la riforma, con la legge su anticorruzione e falso in bilancio entro la fine del mese; a seguire la prescrizione. L'agenda è fittissima e il Pil odierno ricorda anche la pressione dei temi economici, pensioni in primis.