Usa minacciano ritiro totale da Afghanistan nel 2014

KABUL/WASHINGTON (Reuters) - Il rifiuto del presidente afghano Hamid Karzai di firmare un accordo per la sicurezza, ha annunciato la Casa Bianca, apre la strada alla prospettiva di un completo ritiro degli Stati Uniti dal paese asiatico nel 2014. Ieri Karzai ha detto a Susan Rice, consigliere per la sicurezza nazionale Usa, che gli Stati Uniti devono porre immediatamente fine ai raid militari contro le case degli afghani e dimostrare l'impegno per i negoziati di pace prima che egli si decida a firmare un patto bilaterale per la sicurezza, ha riferito il portavoce del presidente afghano. La Casa Bianca, per parte sua, ha detto che Karzai ha posto nuove condizioni nell'incontro con Rice e "ha indicato di non essere preparato a firmare (l'accordo) subito". "Senza una rapida firma, gli Stati Uniti non avrebbero altra scelta se non iniziare a pianificare per il futuro dopo il 2014 in cui non ci sarebbe la presenza di truppe Usa o Nato", dice un comunicato della Casa Bianca, citando le parole di Rice. Il ritiro completo, definito "opzione zero", corrisponderebbe al richiamo delle truppe Usa dall'Iraq due anni fa. Domenica, l'assemblea degli anziani dell'Afghanistan ha dato l'ok all'accordo con gli Usa, ma Karzai ha ipotizzato di non firmare fino alle prossime elezioni, fissate per la primavera 2014. L'impasse rafforza gli interrogativi sulla possibilità che le truppe Usa e Nato restino, e in che misura, dopo la fine dell'anno in Afghanistan, dov'è in corso da anni l'insurrezione dei militanti talebani, ancora forti. Nel Paese ci sono ancora 47.000 militari americani. In teoria, dopo il ritiro, ne dovrebbero restare 8.000, anche per addestrare le truppe afghane. Ma se saltasse la firma del patto, anche quel contingente potrebbe essere ritirato. (Jessica Donati e Mark Felsenthal) Sul sito it.reuters.com le notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia