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Usa valutano invio aerei e navi in Mar della Cina per isole contese

WASHINGTON (Reuters) - La Difesa Usa sta valutando se inviare aerei e navi per sostenere la libertà di navigazione nei pressi delle isole artificiali costruite da Pechino in un'area contesa del Mar della Cina meridionale. La notizia, che è stata riferita da un funzionario statunitense che preferisce restare anonimo, ha provocato la reazione "preoccupata" della Cina. Secondo il funzionario, il segretario alla Difesa Ash Carter ha chiesto di studiare possibili opzioni che includano l'invio di aerei e navi entro un raggio di 22 chilometri dalle barriere coralline su cui la Cina sta realizzando un'isola artificiale. Un'iniziativa del genere rappresenterebbe una sfida diretta ai tentativi cinesi di espandere la propria influenza nel cuore marittimo dell'Asia sudorientale. Il Pentagono e la Casa Bianca non hanno per il momento commentato la notizia. La vicenda del Mar della Cina meridionale sarà probabilmente in discussione nel prossimo fine settimana, quando il segretario di Stato Usa John Kerry arriverà in visita in Cina. Il ministero degli Esteri cinese, per parte sua, ha detto oggi di essere "estremamente preoccupato" e ha chiesto che gli Usa chiariscano: "La libertà di navigazione certamente non significa che navi e aerei militari stranieri possano entrare nelle acque territoriali o nello spazio aereo di un altro Paese a proprio piacimento", ha detto una portavoce del ministero durante il briefing periodico con la stampa. Pechino rivendica la sovranità sulla maggior parte della zona di mare, attraverso cui transitano ogni anno merci per 5.000 miliardi di dollari l'anno. Anche Filippine, Vietnam, Malaysia, Taiwan e Brunei rivendicano parti dell'area.